Le Discipline Olistiche aiutano tantissimo la crescita personale
(io le affianco anche al Life Coaching rendendolo così un “Coaching Olistico”)
e se per crescere è necessario intraprendere il Viaggio dell’Eroe
allora diventano il miglior supporto perchè portano in profondità, dentro se stessi,
per una più ampia consapevolezza di se stessi e degli altri.
Il Viaggio dell’Eroe è un percorso di crescita e maturazione, un racconto di formazione che attraverso il cambiamento conduce ad una vita piena padrona di sè.
Riguarda tutti noi. Conoscere le tappe del Viaggio dell’Eroe e gli archetipi narrativi ci aiuta a capire noi stessi, la nostra vita, e ci permette di fare un pò di chiarezza se abbiamo “perso la bussola”.
Il Viaggio dell’Eroe è il Viaggio dell’Io per raggiungere l’autorealizzazione. Se non lo affrontiamo, non avremo mai l’opportunità di raggiungere la parte più autentica e profonda del nostro essere.
Il più delle volte rappresenta una vera e propria ricerca interiore. Generalmente è rappresentato da uno schema narrativo:
La partenza è la decisione di intraprendere uno studio difficile e impegnativo. Il percorso è pieno di ostacoli spesso insormontabili che scoraggiano il viaggiatore.
Nel momento più difficile arriva un aiuto, il Mentore, che offre la chiave di volta al problema.
L’Illuminazione apre una nuova fase di risoluzione: è necessario però superare alcune piccole prove per arrivare vittoriosi al finale.
Una volta che il protagonista è tornato nel suo mondo, nulla è più come prima: egli ha superato prove difficili che gli hanno permesso di assumere una nuova identità, diventare un Eroe, e tornare al punto di partenza ma con una diversa coscienza di sè e con un nuovo potere (il simbolico Elisir).
“La vita non ha un senso intrinseco. Spetta a noi darle un significato”
Joseph Campbell
Joseph Campbell (1904-1987) è stato il più grande studioso di mitologia comparata di tutti i tempi. Dedicò la sua intera vita allo studio dei miti delle varie civiltà umane: dai nativi americani agli antichi greci, agli Atzechi e moltissime altre.
Ciò che scoprì è che in tutti i miti di eroi, tramandati per millenni dagli esseri umani, si celava un’unica storia, una storia che si dipanava in 12 tappe.
L’autore aveva intuito che in tutti i miti, fiabe popolari o racconti religiosi esistono degli elementi comuni che attraversano culture e tempi pur tra loro lontanissimi.
Questo perchè i personaggi e le narrazioni nascono dagli archetipi (concetto individuato dallo psicoanalista Carl Gustav Jung) che sono nell’inconscio collettivo.
In particolare, Campbell descrisse una struttura narrativa comune in tutte le narrazioni nelle quali vi è la figura di un Eroe.
Questa struttura è divisa in tappe dettagliate che sono raggruppate in 3 fasi: è una struttura circolare, nella quale il punto di arrivo coincide col punto di partenza.
Nella prima fase, la Partenza, il protagonista riceve un appello (che inizialmente rifiuta) affinché parta per un lungo viaggio in un mondo ignoto.
Nella seconda, l’Iniziazione, il protagonista (una volta convintosi a varcare la soglia) deve superare una serie di prove, ricevendo il premio in dono.
Nella terza e ultima fase, il Ritorno, il protagonista, trasformato in Eroe, tornerà nel suo mondo portando con sè il dono.
Questa storia archetipica è talmente potente che ogni volta che è stata ripresa nella letteratura o nella cinematografia ha portato gli autori ad un enorme successo.
“Dobbiamo essere disposti a sbarazzarci della vita che abbiamo pianificato per avere la vita che abbiamo sempre sognato”
Joseph Campbell
I 12 STEP
Il Viaggio dell’Eroe è diviso in 3 Atti e 12 Step.
Capire questi schemi millenari e modelli profondi può servire come un vero e proprio
lavoro terapeutico.
1° ATTO: LA PARTENZA
Il Mondo Ordinario (Step 1)
L’Eroe lascia un mondo per cominciare il Viaggio ed entra in un altro mondo, il mondo stra-ordinario.
Il mondo ordinario serve anche a creare un legame tra la gente, a far riconoscere l’Eroe attraverso bisogni universali o per la mancanza chiara di qualcosa, un punto debole tragico o una specie di orgoglio che portano a una conseguenza fatale.
Una ferita, anche se nascosta, rende un Eroe più umano e segna il confine della zona in cui è più vulnerabile.
Ecco perchè alcuni tratti possono anticipare nel mondo ordinario il disegno o l’incombenza del mondo speciale.
Noi viviamo la nostra vita nel mondo ordinario: abbiamo una famiglia, un lavoro, magari dei figli e anche delle passioni. Questo è il nostro mondo.
La Chiamata (Step 2)
Evento inaspettato nella vita dell’Eroe che lo costringe ad uscire dal suo guscio e abbandonare il suo mondo ordinario. È la sfida per l’Eroe, dove si stabilisce l’obiettivo e il percorso da farsi, il rischio o il prezzo da pagare, e rende chiaro l’obiettivo dell’Eroe.
La Chiamata può essere interiore o l’appello da parte di un messaggero o anche una serie di “coincidenze” ricorrenti (quelle che Jung chiamava sincronicità).
La Chiamata è anche un processo di selezione, ciò che stabilisce chi è l’Eroe della storia.
Durante la vita, è possibile che accada qualcosa fuori dall’ordinario che ci faccia suonare un campanello d’allarme: sposta la nostra attenzione dalla solita routine a qualcosa di insolito, che ci incuriosisce o ci fa aprire gli occhi.
La maggior parte delle volte è un evento che ci “segna”, quindi doloroso, e ci fa comprendere che le risposte che cerchiamo dobbiamo trovarle altrove.
Il Rifiuto (Step 3)
Spesso, arrivato a questo punto, l’Eroe esita e rifiuta il richiamo: sta affrontando le sue più grandi paure!
L’Eroe non ha ancora deciso se intraprendere il Viaggio è può ancora cambiare idea.
Non sempre l’Eroe accetta la Chiamata con entusiasmo, anzi! Abbandonare il mondo ordinario non è una scelta facile.
Occorrono altri fattori per fargli superare questa crisi: l’Eroe esita ed esprime riluttanza perchè ha paura.
Ed è proprio questa paura che mette in evidenza l’essere sconosciuto della fase successiva
Il Mentore (Step 4)
Per riuscire nella sua impresa, l’Eroe ha bisogno di un Mentore che lo guidi. Il rapporto tra l’Eroe e il suo Mentore è uno dei tempi più comuni della mitologia ed è ricco di significati simbolici.
Il Mentore è in genere colui che è andato nel Viaggio prima dell’Eroe, a volte lo fa sbagliare perchè cresca. Di fatto rappresenta il rapporto genitore/figlio.
Nel corso della storia il Mentore ha avuto molteplici rappresentazioni: il vecchio mago saggio, il severo coach sportivo e tanti altri.
Il compito del Mentore è quello di preparare l’Eroe ad affrontare le sfide che lo aspettano, dargli consigli e strumenti dal potere magico.
Il Mentore però non può affrontare le sfide dell’Eroe al suo posto: lo guida ma non lo sostituisce.
Varcare la Prima Soglia (Step 5)
Messa da parte l’iniziale riluttanza e istruito dal suo Mentore, l’Eroe è pronto ad intraprendere la sua avventura che lo porta ad accedere al mondo stra-ordinario.
Superata la paura, decide di affrontare le sue paure ed agire. L’Eroe qui accetta la sfida e non può più tornare indietro.
È una soglia in cui ci sono Guardiani, esseri che cercano di fermarlo: vanno ignorati, assorbiti, riconosciuti o trasformati in alleati.
L’attraversamento del confine tra mondo ordinario e stra-ordinario può anche essere un incidente o una crisi.
2° ATTO: L’INIZIAZIONE
Prove, Alleati e Nemici (Step 6)
Nel “nuovo mondo”, il nostro Eroe si trova ad affrontare nuove sfide e si creerà degli alleati ma anche dei nemici.
Qui si rivela il vero carattere dell’Eroe: si mettono in evidenza i sentimenti, le priorità, i valori le regole che contano.
La Caverna (Step 7)
La Caverna è una seconda soglia: l’Eroe si avvicina all’apice, al posto pericoloso dove normalmente si cela l’oggetto della ricerca.
In questa fase spesso ci si ferma sul cancello per preparare, pianificare e sorpassare i Guardiani dell’Ombra.
L’Eroe sta formando una nuova percezione di sè e degli altri.
È anche la fase in cui i compagni di Viaggio spariscono e la lotta si fa più dura, con la sorpresa di veder emergere nuove qualità.
Qui si troverà di fronte alla difficoltà fatale.
I Tormenti (Step 8)
È il momento critico della battaglia con l’Ombra: la prova più importante della vita dell’Eroe. La posta in gioco è enorme e dovrà guardare in faccia la morte e superare le sue paure più profonde.
È un momento buio della storia e spesso l’Eroe rischia di morire, o addirittura muore per poi rinascere.
È la fonte di ogni magia per il mito dell’Eroe, dove si svolge il vero rito di passaggio (Rituale d’Iniziazione).
In questa fase avviene ciò che Campbell chiama l’incontro con la divinità, o con l’altro come tentatore, ed è il momento d’espiazione che ha a che fare con il Padre.
Durante la prova centrale, l’Eroe si trova faccia a faccia con le sue più grandi paure, con il fallimento o con la fine.
Dopo, niente sarà più lo stesso: è il momento più profondo della discesa prima di risalire, dove l’Ombra si rivela (sia essa un nemico, una paura o un demone interni all’Eroe).
Nel mito questo significa la morte dell’IO. Quando l’Eroe è parte del Cosmo non ha più la stessa visione delle cose e rinasce con una nuova consapevolezza: sposta il centro dall’IO al SÈ diventando, in qualche modo, il proprio Maestro.
La Ricompensa (Step 9)
A volte la ricompensa non è un oggetto o una persona, ma una maggiore conoscenza e consapevolezza di sè.
Il premio è anche la prova della maturazione dell’Eroe e si festeggia per aver imparato qualcosa.
Qui è anche il momento di un piccolo riposo prima del Viaggio di ritorno. Finita la burrasca si diventa consapevoli della propria volontà o forza, raggiungendo il rispetto di sè.
La Ricompensa, comunque, non sempre viene data: a volte deve essere presa.
3° ATTO: IL RITORNO
La Via del Ritorno (Step 10)
È un altro punto di svolta, un altro attraversamento di una soglia. Superare la prova “centrale” non basta: ora l’Eroe deve affrontare le conseguenze dell’aver sfidato le forze oscure nella caverna del mondo straordinario.
La via del ritorno è piena di pericoli, tentazioni e nuove sfide.
l’Eroe si rende conto che deve lasciarsi alle spalle una volta per tutte il Mondo stra-ordinario e che prima di riuscirci lo attendono altri pericoli, tentazioni o paure.
La Resurrezione (Step 11)
In quest’ultima fase, la terza Soglia, le “forze oscure” sferrano il loro ultimo, disperato attacco nella speranza di farcela.
L’Eroe, per tornare al mondo ordinario, deve affrontare quest’ultima battaglia. Dopo potrà far ritorno alla sua vita ordinaria ma nulla sarà come prima.
È come un esame finale: è la purificazione, l’adattamento al ritorno che a volte prende la forma di un’ulteriore sfida.
È anche il momento della catarsi, dove si portano le emozioni in superficie.
L’Elisir (Step 12)
L’Eroe è tornato rinato, cambiato, e ha portato con sè l’esperienza come un dono da usare nel mondo ordinario, un dono per tutta l’umanità.
Perchè il suo Viaggio sia completo e abbia un significato, deve condividere quanto appreso con gli altri, diventando anche il loro Mentore se necessario.
IL VIAGGIO DELL’EROE E LE DISCIPLINE OLISTICHE
C’è un Eroe che si nasconde in ognuno di noi: l’Eroe è colui che ha saputo superare le proprie limitazioni e tutti noi possiamo.
Nasciamo con un enorme potenziale e come il Buddha dorato risplendiamo quando veniamo in vita.
Crescendo, per difenderci dagli attacchi esterni, ci ricopriamo di “fango” (paure, insicurezze, dubbi..) che diventa per noi quasi una seconda pelle e dimentichiamo ciò di cui siamo fatti realmente.
Ad un certo punto accade qualcosa nella nostra vita e una “crepa” si insinua in quella corazza di fango che ci siamo costruiti addosso.
È in quel momento che abbiamo l’opportunità di far emergere ciò che risplende in noi, ma per liberarci definitivamente dello strato di paure, insicurezze e dubbi dobbiamo intraprendere un viaggio, il Viaggio dell’Eroe.
Per migliaia di anni questo stesso viaggio è stato affrontato da uomini e donne che non si sono voluti arrendere alla confortante comodità della mediocrità.
Comprendere a quale tappa si è giunti in questo momento della vita aiuta ad affrontarla nel modo migliore e a trovare la strada per raggiungere la tappa successiva.
Tutti noi intraprendiamo, coscienti o no, questo Viaggio durante la nostra vita: di fronte a una difficoltà che scombussola la nostra quotidianità, la nostra prima reazione è proprio il rifiuto. Vorremmo solo che le cose tornassero come prima perchè abbiamo paura di ciò che ci aspetta e non ce la sentiamo di uscire dalla nostra zona di comfort.
Anche noi abbiamo bisogno dei nostri Mentori, che possono essere persone di cui ci fidiamo o maestri di discipline olistiche che ci portano ad una consapevolezza più elevata.
Le Discipline Olistiche sono il supporto e l’aiuto che ci serve nel nostro Viaggio dell’Eroe. Sì perchè tutti noi siamo gli Eroi della nostra storia, della nostra vita.
Tutto parte dal cambiamento: alcuni lo rifiutano altri ne sono entusiasti. Ma durante questo cambiamento affrontiamo sfide sempre maggiori, sfide su noi stessi, sulla nostra vita, ed è allora che dobbiamo far emergere il coraggio che è dentro di noi per superare queste sfide, combattendo contro i Nemici (spesso interni) per non soccombere.
Il Viaggio è anche una scelta: c’è chi accetta la Chiamatae quindi decide di partire e c’è chi la ignora preferendo restare nella propria comfort zone. Le scelte sono soggettive e soprattutto non giudicabili perchè ognuno di noi (o per lo meno la sua Anima) sa che cos’è meglio per lui.
Ma se si sceglie di prepararsi e partire, ci sono due cose fondamentali da tener conto:
- Essere ben preparati a tutto: il Viaggio è sempre misterioso, come la vita. Non si sa mai dove può portarci, che cosa incontreremo o le sfide che affronteremo. Ci vuole coraggio e voglia di crescere: queste le due qualità basilari per chi “parte”.
2. Essere coerenti con la scelta che si è fatta: una volta partiti non si torna indietro. Il primo passo verso il Viaggio è l’inizio della Via del Non Ritorno.
Si ritorna solamente dopo aver concluso il Viaggio, la propria Crescita Personale e/o Spirituale. E si torna sempre cambiati, non si è più come prima grazie alla meravigliosa esperienza avuta e ai doni ricevuti. Normalmente questi doni sono di condivisione, quindi innanzitutto un dono per l’Eroe ma poi anche un dono per tutti. L’essere umano è un animale sociale, vive in comunità e quindi che senso avrebbe avere dei doni speciali per poi non condividerli?
Una delle missioni principali della nostra Anima è anche illuminare le altre e i nostri doni servono proprio a quello: condividerli per aiutare gli altri per il bene comune.
Che cosa sono le Discipline Olistiche
Le Discipline Olistiche comprendono una vasta gamma di pratiche che si prefiggono di far raggiungere uno stato di benessere totale.
È proprio il concetto di totalità che viene introdotto: l’etimologia della parola deriva dal greco, ὅλον.
Queste Discipline considerano l’individuo nella sua totalità appunto, ossia l’insieme di corpo, mente e spirito.
Hanno lo scopo di aiutare la persona a ripristinare un sano equilibrio psicofisico, orientando la ricerca della salute all’individuo nel suo insieme, stimolandolo ad un naturale processo di autoguarigione.
L’utilizzo di queste Discipline può essere di grande aiuto per rimuovere blocchi energetici ed emozionali, permettendo alla persona di riconquistare il naturale equilibrio.
Come si applica il Viaggio dell’Eroe alle Discipline Olistiche
Essendo le Discipline Olistiche orientate al benessere totale della persona ed essendo lo stesso Viaggio dell’Eroe un processo di guarigione, si può dire che Viaggio e Discipline si integrano perfettamente nel percorso di crescita personale.
Le Discipline Olistiche, quali Reiki, Costellazioni Familiari, Lettura dei Registri Akashici, Proiezioni Astrali o altre sono perfette per la crescita personale di chiunque, perchè aiutano e supportano durante il Viaggio.
I Doni
Tutti abbiamo dei doni, anche se non ne siamo coscienti. Alcune persone li scoprono, altre vivono ignorandoli ma ciò non significa che non li abbiano.
A volte i doni arrivano poco alla volta proprio per non spaventare o disorientare le persone “normali”.
Anche l’Eroe ha dei doni che inizialmente ignora, ma poi li scopre e quando è il momento (quando è in pericolo di vita) li tira fuori e sono proprio questi doni speciali che lo salvano.
I doni possono anche essere doti “terrene”, qualità che non sappiamo di avere come il coraggio, la temperanza, l’empatia.. tutti questi sono doni a cui magari non facciamo caso a cui facciamo ricorso nel momento del bisogno.
Il Viaggio dell’Eroe la maggior parte delle volte è una crescita spirituale, ma può anche essere un Viaggio di crescita personale e i doni che abbiamo possono venirci in aiuto quando meno ce lo aspettiamo.
Questa è stata la mia esperienza.
Il mio percorso di crescita personale è incominciato tanti anni fa, quando venne a mancare la mia mamma adottiva.
Lei era il mio punto di riferimento, la mia guida, la mia sicurezza.
Mi crollò il mondo addosso e fu la mia chiave di volta.
Cercavo delle risposte e sapevo che erano altrove, così mi sono avvicinata alle Discipline Olistiche.
Ho iniziato il mio Viaggio col Reiki, tecnica di canalizzazione energetica, prendendo prima il Master del metodo tradizionale Usui e poi anche del Karuna.
Mi sono poi avvicinata alle Costellazioni Familiari: mi cambiarono la vita così decisi di iscrivermi direttamente alla “fonte”, alla scuola tedesca di Bert Hellinger, la HellingerSchule.
Il mio Viaggio Olistico continuò con il Life Coach, Channeling, Lettura dei Registri Akashici, Karuna Healing e tanto altro e sono sicura che non mi fermerò mai!
Amo imparare, conoscere sempre cose nuove ma soprattutto amo condividerle con tutti
Più imparavo queste tecniche, migliore diventava la mia vita.
Le Discipline Olistiche mi hanno aiutata nei momenti più bui, proprio come il Mentore nel Viaggio dell’Eroe.
“Se accendi una lanterna per un altro, anche la tua strada ne sarà illuminata”
Nichiren Daishonin